martedì 3 luglio 2007

Scherma (vera!!) e Riflessioni (poche!!)

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Come ce la immaginiamo la Scherma?

...cosi?















Oppure siente anche Voi tra i pochi eletti che la vogliono ancora così:















Bene in questo caso, amerete sicuramente il "Manierismo" dell'arte che praticate, elogiate gli aspetti principi del Duello e dell'Onore....
...ma...

...avete presente il male che può fare una spada?

In un ipotetico scontro tra pistola e la regina delle armi bianche la pistola vincerebbe solamente in un aspetto: colpire a distanza (ma senza onore!!!).

Potere di penetrazione, taglio e... discrezionalità, ovvero silenzio.

Nel percorso storico che porta la spada al fianco delle persone, sia per difesa che per offesa, si ha una naturale evoluzione delle forme, lunghezze e peso in base ai mutati contesti e scopi di utilizzo.

Ecco una carrellata dell'evoluzione:





Gladio


Spada Vichinga




Spada da lato "a croce" medioevale


Spada per esecuzioni (si noti che manca la punta.....), spada da una mano e mezza e Falcione.




















Da qui inizia il rinascimento e tutta quella produzione d'armi che ci interessa (vedere il post su Toledo).
Soprattutto inizia il periodo d'oro del Duello d'Onore, dove ci si sfida per la difesa dell'Onore e si combatte secondo specifiche regole ben codificate secondo tradizione, fino a d arrivare nel XVIII sec. ad una precisa manualizzazione di queste regole che indicano puntualmente i diritti e doveri sia dello sfidante che dello sfidato nei loror rapporti pre-duellistici, la figura dei padrini e... udite udite.. la modulistica, con tanto di formulario per la corrispondenza di una vertenza cavalleresca.

Si vede diminuire la libera scelta dell'arma nell'identificazione alle sole tre armi da duello: Spada, Sciabola e Pistola (da duello monocolpo ad avancarica con canna liscia).

Le cronache del tempo riportano di quanto possa bucare una spada (in quanto ferisce di sola punta e non ha taglio), di come tagli una sciabola e di come si mure velocemente dopo essere stati colpiti da una pistolettata.

Essendo appassionato di spadini fini posso dare il mio umile apporto in materia...

La mensur (in italiano "Misura", nel senso di distanza tra gli schermidori) nasce nella Germania a seguito della decadenza el duello e delle leggi di Prussia che ne vietavanol'esercizio. Da secoli le confraternite studentesche degli stati tedeschi e dell'Impreo Autroungarico avevano sviluppato questo particolare tipo di duello. La Mensur era una rielaborazione di una forma di combattimento nata nella Francia tardomedievale.

Ancora nel XVI secolo praticamente sconosciuta al di fuori delle università , dove restò in voga (e legale) per oltre trecento anni, la Mensur può apparire, a seconda del punto di vista, un rituale raccapricciante e barbarico o un'autentica e affascinante prova di coraggio. Fino ai primi anni del XVIII secolo i confronti tra gli studenti erano faccende particolarmente rozze e violente (erano GRUKKI): per lo più erano utilizzati bastoni daghe fruste Intorno al 1730 i metodi per sfidare qualcuno erano già stati codificati in una usanza tra gli studenti.

L'arma utilizzata era lo STOSSDEGEN, simile a una moderna spada, soltanto con una guardia più larga e un ferro a tre facce non affilato: l'obiettivo era infilzare l'avversario. A seguito di un decesso particolarmente raccapricciante nel 1767 a Gottingen fu introdotto lo SCHLAEGER, derivato dalla striscia che causava ferite meno cruente e similarmente altre confraternite utilizzarono il KORBSCHLAEGER, la prima con guardia a campana (chiamata la scodella dell'onore), la seconda con una guardia a cesto. Entrambe di lunghezza intorno al metro e 5 cm. , la punta smussata ma con una affilatura a rasoio per i 45 cm. in punta su entrambi i fili. Potevano essere lame dritte o curve. Tralasciando gli aspetti cerimoniali della manifestazione, la Mensur era caratterizzata soprattutto dalla staticità dei contendenti, ovvero, venivano prese le misure (pari alla distanza della sola lama all'altezza dello sterno dei due contendenti), veniva tracciato con del gesso un rettangolo dove durante il duello un contendente non poteva arretrare più di tre volte fuori dallo spazio delimitato. Pena l'onta degli insulti e l'allontanamento per codardia. Il bersaglio era delimitato ai soli colpi alla testa, e per la particolare conformazione dell'arma, anche le punte si trasformavano in tagli. A protezione del corpo si usava un guanto imbottito fin sopra il gomito per la mano armata (l'altra veniva legata dietro la schiena), un grembiule imbottito di cuoio per proteggere il torace e le gambe, una gorgera in metallo a protezione del collo e delle arterie, occhiali tipo saldatore in metallo per preservare gli occhi (in seguito e tutt'oggi è stato aggiunta la protezione del naso). Uno degli obiettivi principali era quello di mozzare la punta del naso del contendente, oltre a riportare comunque una ferita in volto o sulla testa da portare e mantenere con orgoglio, da parete di ciascun contendente. Queste ferite, nell'ottica dell'esaltazione, non venivano mai suturate, al contrario venivano usati vescicanti che ne tardavano la cicatrizzazione e prolungavano (spesso in maniera permanente) l'evidenza della cicatrice. L'aver sostenuto Mensuren era aver dimostrato le proprie intime qualità attraverso il segno visibile dell'onore, le cicatrici erano un distintivo, si sapeva che chi le aveva era uomo d'onore.

Anche ad oggi tutto questo per accedere alle posizioni direzionali delle aziende tedesche o statali era obbligatorio aver sostenuto almeno uno di questi duelli (e di riportarne i segni). Tutt'oggi le principali aziende tedesche chiedono se si è stati combattenti di Mensuren. Ad oggi (2005, no, dico 2005) la situazione non è mutata più di tanto, nonostante tale pratica sia vietata da oltre settant'anni (prima dell'avvento del nazismo, che caldeggiava questa disciplina, ma ufficialmente la vietava) negli stati tedeschi, in Austria e nei cantoni tedeschi della Svizzera si combattono dalle 1.500 alle 2.000 Mensuren ogni anno, per questo non si riesce mai a trovare una di queste spade. In questi giorni ho fatto decine di offerte su e-bay e puntualmente ho perso l'asta in quanto a costi infiniti il mercato tira in maniera paurosa, essendo le spade esistenti le uniche da poter riutilizzare (oltre la pugnetta del fatto che sono vissute), ed essendoci un solo artigiano tedesco che le produce insieme agli attrezzi di corredo (guanti, gorgera, occhiali). E' inutile fargli un'ordine: tempi di consegna a tre anni.





Comunque ricordate che per una scherma sicura consultate spesso http://www.achillemarozzo.it/ e se non siete esperti e vi venisse la voglia di schermire....
... Marotten!!!
Nella foto un povero marozziano ....

Le parate vanno sapute fare!!! E talvolta non basta!!!
Ho detto!!
AHOY!!!
HOLA!!!
PS- Chiedo scusa per la non congruenza di certi argomenti ma c'è talmente tanto da dire che ho dovuto tagliare diverese cose che verranno in mente, ma che3 aggiungerò mafgari nei post successivi.
RI-HOLA!!!














2 commenti:

Lord Hyo ha detto...

Te non stai benissimo, però è uno star male in modo affascinante...
E detto da uno che a Toledo c'era e che ne ha riportato Acciaio...
Auh!!!

Scammello ha detto...

Vi è mai venuto in mente come mai nei film i piloti del Luftwaffe sono raffigurati sfregiati nella ghigna?

Oltre che per esigenze cinematografiche di fare "personaggio" è proprio perchè se non c'erano prove di coraggio (come appunto aver sostenuto una Mensur) non ci potevi entrare...

Crucchi!!

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