venerdì 27 giugno 2008

Corsica 13-22 giugno 2008 - Diario di bordo

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Venerdì’ 13 giugno 2008 –> Portovenere

Arriviamo nella bellissima cittadina ligure di Portovenere verso le ore 16.00 col gippone della Bene carico di Me, Nostromo Nikke, Marinajo Panciotto, i nostri bagagli e tutta la cambusa.

Verso le 17.30 arrivano 1° Uff. Joey e Marinajo Pippo “Hugh” con i loro bagagli e tutto il resto.

Scarichiamo tutto di fronte al “Pontile Ignazio” e con i carrellini portiamo tutta questa roba di fronte alla barca “Piccolo Cormorano”.


Piccolo Cormorano

Per la strada abbiamo trovato un po’ d’acqua, ma sul mare è una bellissima giornata con venticello leggero e sole splendente.



Il nostro intento da programmi e da rotta fatta è sempre stato quello di salpare nella serata del venerdì per fare la traversata fino in Corsica in navigazione notturna. Tuttavia il mio ruolo di Cpt. mi impone non solo di guardare il meteo per le previsioni meteomarine, ma anche di soffermarmi alla valutazione dei fenomeni locali per una valutazione diretta in loco sulla base delle conoscenze meteo studiate nei mesi di corso.

Difatti sulla base di questo ho deciso di rinviare la partenza al mattino di sabato, in quanto sicuro che nonostante la lieve brezza da NE del giorno e della serata, nella notte avrebbe dovuto passare a libeccio di ben altra intensità, sicuro che eravamo nella fase di scontro dei venti.


Cpt. Scammello e Marinajo Panciotto nella Grotta Byron di Portovenere

Difatti così è stato, costringendo Me e il 1° Uff. Joey ad alzarci durante la notte, verso le 02.00 per rinforzare gli ormeggi, e un’ora dopo a piazzare un spring (oltre spaccare il vetro della lampada da tempesta con il rischio di camminare a piedi nudi sui cocci…).


Imperversa la bufera e Cpt. Scammello e 1° Uff. Joey sotto la pioggia a rinforzare gli ormeggi

I cocci della lampada da tempesta

Sabato 14 giugno 2008 -> Portovenere – Macinaggio (75 NM)

Salpiamo in tarda mattinata verso le 11.00, di modo che le sfuriate che hanno interessato tutta la mattina passino e lascino il posto ad una breve finestra di calma. Decidiamo di fare rotta verso Capraia piuttosto che traversare subito in Corsica, dove volevamo arrivare a St. Florent (lato W), ma che ho voluto escludere per via di una forte burrasca da W forza 8 che interessava le Baleari e che avrebbe pertanto interessato quel versante.

Salto quindi sul molo con gli ormeggi poppieri per mollarli e vedo che a prua nessuno aveva mollato la trappa, pertanto la barca rapidamente si allontana lasciandomi sul molo in compagnia dell’ormeggiatore incredulo…

…la barca continua ad allontanarsi con il panico tra l’equipaggio, visto che il vento sulla murata lentamente la sospinge verso gli scogli della banchina… l’ormeggiatore mi vuole portare abordo rapidamente con il gommone, ma io insisto che il mio equipaggio deve trovare la calma e la lucidità per accostare nuovamente al molo a retromarcia per permettermi di salire a bordo…

…allora urlo alla barca: “mettete la retromarcia e venite qui con calma e lentamente!”, ma nella concitazione stavano azionando la leva del motore nella posizione di folle…l’ormeggiatore continuava gridarmi negli orecchi: “Muoviti! Monta sul gommone!” mentre io gli rispondevo: “Loro sono perfettamente in grado di tornare indietro!”. E difatti con la calma dei forti, alle ore 11.05 riusciamo a salpare TUTTI per fare rotta verso Capraia. Appena fuori dai ripari metto la barca su rotta 180.

Non si fa nemmeno 1 miglio che Marinajo Pippo “Hugh” esordisce con: “Mi sta dando noia, dove posso…” e mentre dico: “Sottovento…” GWOSSSHHHH!!!!! E inizia a rendere la colazione e il pasto della sera prima a Nettuno.

Il mare non presenta particolari rilevanti se non la naturale scalatura di mare morto dopo la mareggiata della notte, che interessa soprattutto sottocosta, mentre man mano che ci allontaniamo diminuisce ed il verdastro opaco lascia il posto al blu cobalto brillante e meraviglioso del mare.


A un paio di miglia dalla partenza e già Marinajo Pippo "Hugh".....

13.00 - Stiamo ancora navigando a motore in quanto il vento della notte ancora non ha lasciato il posto al fresco ponente che ci si aspettava. Scompaiono le nuvole, viene il sole, il mare non è più a scalatura e Marinajo Pippo “Hugh” inizia stare meglio, tant’è che azzarda di mangiare delle patatine, un po’ di parmigiano e qualche fetta di salame.

15.00 – Il vento inizia rinforzare e il 12 nodi diventano 22-24 sempre da W (ponente) con ancora mare da SW (libeccio). E’ l’ora DELLE VELE!!! Issiamo tutta tela a riva, randa e fiocco, e in quel traverso il log segna 9.2-9.5 nodi… si sta veleggiando in pace con il mondo, nel silenzio del mare.

16.30 – arriviamo al traverso della Gorgona e lo stato incantevole dell’andatura ci inizia far pensare che ci si potrebbe anche giocare di arrivare fino a Macinaggio, lasciando la Capraia come tappa al ritorno. E così correggiamo la rotta su 200-210 verso la Corsica.

18.00 – Il vento rinforza fino a 26-28 nodi e il Log ci dà una velocità di appena oltre 10 nodi. Marinajo Pippo “Hugh”, sente il “peggioramento” e ritorna ad abbracciare il suo bel bugliolo, mentre noi si canta… “Non son degno di te….”.

In navigazione si incontrano Grandi Delfini e Tursiopi, una Verdesca di buone dimensioni, e Nostromo Nikke quasi giurerebbe di aver visto una sagoma più grande della barca che gli ha fatto pensare a un Balenottero o un Capodoglio… per il resto della ciurma invece pare sia stato l’effetto allucinogeno del cerotto contro la naupatia…

Tutto l’equipaggio fortunatamente non risente di altri malesseri e 1 su 5 può essere un compromesso accettabile. Il mio più grande apprezzamento va al Marinajo Panciotto che alla sua prima esperienza in barca ha lavorato sia sopra che sotto coperta senza risentire di malesseri.

19.00 – Avvicinandosi sempre di più al “Dito” della Corsica il vento continua ad aumentare e il mare a crescere. Lo scafo inizia sbattere sulle onde provenienti ancora da SW, obbligandomi a staccare il pilota automatico e governare manualmente per rendere lo scorrimento dell’imbarcazione più dolce sull’onda, che stimiamo intorno al metro e mezzo. Vento da W a circa 30 nodi. Tutta tela riva.

20.30 – Le onde al mascone di dritta ci rallentano e ci spezzano l’abbrivio della barca, ma nonostante questo continuiamo a navigare bene mentre mare e vento continuano a crescere. La zona di remora è ancora lontana.

21.00 – Inizia a calare il sole, ci sono ancora 15 miglia circa a Macinaggio e sta iniziando a essere un po’ impegnativa visto il continuo rinforzo degli elementi. Vento da W 38-40 nodi e onda da SW del doppio delle precedenti circa 3 metri.
Le onde iniziano a spazzare in coperta, e il vento preme con violenza sulle vele che ancora non sono terzarolate.

Su questo rinforzo di vento chiamo Marinajo Panciotto e Nostromo Nikke per prendere la prima mano di terzaroli. 1° Uff. Joey è sottocoperta al GPS a controllare la rotta e il punto nave.

Presa la prima mano la barca non riesce a superare i 5 nodi velocità per colpa delle onde al mascone di dritta che oppongono maggiore resistenza a uno scafo meno schiacciato sull’acqua dal vento. Quindi non resta che rimettere tutta tela a riva che ci permetta di mantenere una velocità che ci faccia tagliare l’onda, e non subirla. Ora veleggiamo oltre i 12 nodi!!!

23.00 – arriviamo a Macinaggio, un pò stanchini ma dopo una bella veleggiata, seppure un po’ impegnativa. Ci ormeggiamo al posto accanto al distributore, ceniamo e andiamo dormire.


Domenica 15 giugno 2008 -> Macinaggio – Port Taverna (40 NM)

Restiamo a Macinaggio tutta la mattina e acquistiamo la bandiera di cortesia della Corsica e quella Pirata che ci accompagnerà per tutto il viaggio e per i prossimi.


Il Cpt. deve issare le bandiere di cortesia e quella Pirata

Desiniamo in porto e appena finito salpiamo facendo rotta verso Port Taverna.

A traverso di Bastia troviamo delle belle raffiche intorno ai 30 nodi e ci perdiamo per oltre 2 ore a fare bordi, ma senza avanzare nella navigazione.

Arriviamo a Port Taverna dopo le 21.00. Chiamando sul VHF nessuno risponde, a terra tutto chiuso tranne un ristorante.

Il piano allora è quello di fare tappa PIRATA! L’equipaggio è favorevole. Salpare prima dell’apertura della Capitanerie usufruire dell’energia elettrica e dell’acqua in banchina gentilmente omaggiata.


Lunedì 16 giugno 2008 -> Port Taverna – Porto Vecchio (55 NM)

07.00 – Sveglia e preparativi per mollare gli ormeggi prima che gli uffici portuali riaprissero alle 08.00, pertanto optiamo per riconvertire il quadrato in configurazione diurna da navigazione, rimettere a posto i letti e toilette.

07.15 – Molliamo gli ormeggi decidendo di preparare e consumare la colazione in navigazione verso Porto Vecchio.

16.00 – Arriviamo all’imboccatura del canale di Porto Vecchio (quasi 5 NM) e facciamo gli allineamenti raccomandati dal portolano per l’entrata in sicurezza evitando le secche.


Arrivo in porto a P.to Vecchio

16.20 – Siamo ormeggiati in banchina. La prima manovra di ormeggio l’abbiamo sbagliata per via che entrati nel canale del pontile non è possibile per la barca entrare di poppa nel posto, allora abbiamo dovuto riuscire dal canale della banchina e provare due tre volte a percorrerlo di retromarcia per fare l’ormeggio di poppa. Il vento sulla murata di Dx ha complicato un po’ le cose, pure Nostromo Nikke che mentre stavamo dando volta alle bitte poppiere, inciampa cadendo sul comando del motore spingendolo a pieni giri…. Abbiamo rischiato di lasciare le mani nelle bitte, o peggio la barca fraccassarsi in quelle ormeggiate di fronte. Ma le braccia dei marinaji dell’equipaggio di Piccolo Cormorano sono forti, e hanno saputo dominare l’enfasi propulsiva della barca scongiurando il disastro.

Con il tender giriamo per la laguna di Porto Vecchio.

La serata scorre bene visitando il paese e vedendo che i ristoranti praticano prezzi priobitivi.

Decidiamo di prendere pane, salame nero corso e formaggio caprino, accompagnato da birra corsa Colomba e Pietra. Dopo il pasto RUM.



Una cena frugale in quanto: "Dura è la vita del Marinajo"


Martedì 17 giugno –> Porto Vecchio – Bonifacio (35 NM)

11.00 - Salpiamo da Porto Vecchio con calma dopo aver preso visione del meteo che dà calma nelle Bocche di Bonifacio, e anche nella costa sud-orientale dell’isola.


La colazione del Cpt.: Baguette, salame nero, burro e fichi secchi. Dura è la vita del Marinajo...

Appena usciti dal canale di P.to Vecchio vento a 28 nodi e onda da SE, e tempo che minacciava anche un bell’acquazzone. Meteo France non ci ha preso!

Nelle Bocche di Bonifacio tuttavia abbiamo trovato veramente una situazione lacustre, assenza di vento e di onda.


Il faro dei Lavezzi

Ci mettaimo alla fonda in una cala a S dei Lavezzi, e raggiungiamo terra con il tender visitando l’isola.


Lo sbarco dei pirati

Nave pirata in rada...

Torniamo alla barca e proseguiamo per Bonifacio.



17.00 – Arriviamo in porto a Bonifacio e ci viene detto che tutti i posti barca sono esauriti e che dobbiamo ormeggiare alla fonda nelle insenature costeggianti il canale del fiordo.


Ingresso del porto di Bonifacio

Così facciamo. Caliamo l’ancora nel canale e portiamo a terra gli ormeggi di poppa assicurandoli a anelli fissati nella roccia, e unendo più cime d’ormeggio vista la distanza da dover coprire.


Alla fonda giorno...

...e notte!!

20.00 – Ci sistemiamo, vestiamo la felpa azzurra e andiamo in un pub del luogo per assistere alla partita Italia – Francia degli europei. Tra i vari “Italia vaffanculo” che si sentivano al nostro passaggio, ci siamo rifatti (2-0) buttando fuori la Francia dalla competizione, godendo dei musi lunghi dei franzosi che ci sfilavano davanti a capo basso lasciando il locale e attraversando il canale del porto con il tender per tornare alla barca strombazzando con il corno da nebbia.

La goduria è stata assistere alla disfatta francese in terra franzosa di quei sudici maledetti!!

In fondo siamo Pirati!


Mercoledì 18 giugno 2008 -> Bonifacio

Decidiamo di soffermarci per la visita della meravigliosa scogliera e del paese, nonché per acquistare alcuni regalini per amici e parenti.

L’ormeggio fatto per la notte ha tenuto magnificamente, ma mentre io e 1° Uff. Joey siamo andati con il tender per fare acquisti cambusa, la ciurma ci chiama via radio dall’imbaracazione per dirci che il vento che si era levato nella mattina continuava a rinfornzare creando problemi all’ormeggio di fonda. Credevamo che esagerassero, ma quando siamo in vista della barca si vedeva che l’ancora aveva spedato e la barca stava ruotando sugli ormeggi poppieri.

Dal tender salto in barca, mi metto al timone e ordino di lascire in acqua gli ormeggi di poppa senza peroccuparsi di recuperarli. Si manovra a motore per raddrizzare la barca e uscire dall’insenatura dove il vento ci potrebbe sospingere sulla scogliera. In marcia avanti la prua viene abbattura dal vento impedendo l’accostata per uscire, allora si decide di fare tutto a marcia indietro.

Tutto Ok! Mentre manovravamo la barca, 1° Uff. Joey con il tender stava recuperando le cime di ormeggio fissate a terra.

Dopo un po’ d’attesa nel canale ci viene dato un posto in bachina nel porto che ci ha permesso di lasciare con tranquillità la baraca e andare in giro per il paese da turisti.





La notte gruppetti di franzosi ubriachi che correndo sul pontile e rivolti al nostro tambuccio urlando: “Aièvùuuuu!! Aiesìiiiiii!!! Le batòoooooo!!!!!”, mi hanno fatto stare in allarme un paio di volte per tenerli d’occhio dall’interno della barca, ma con una mano sempre vicina all’arma bianca!

In fondo siamo Pirati!!


Giovedì 19 giugno 2008 -> Bonifacio – Solenzara(45 NM)

10.00 – Salpiamo da Bonifacio dopo la consultazione del meteo che dava 5 nodi da SW nelle bocche… e siccome come già espresso il meteo frazoso fa schifo come chi lo redige, nelle bocche troviamo 27 nodi da W, ma senza troppa onda.

Percorriamo le bocche con un filo di motore, con il solo fiocco a riva in un gran lasco fino a dopo i Lavezzi.

A E dei Lavezzi, all’uscita delle Bocche di Bonifacio era previsto uno scontro di venti orientali contro occidentali che avrebbero dovuto mitigare l’effetto “Venturi” in uscita… ovviamente anche questa previsione è stata completamente disattesa, in quanto in vento che ci aveva spinto fino a quel momento ha continuato a soffiare sempre da W ben oltre i 30 nodi…

CONSIGLIO: Non colsultare più i meteo franzosi… i servizio meteo della nostra Aeronautica o il Lamma sono mooolto più attendibili. Tipo 90 contro 10.

A traverso Sx dei Lavezzi in rotta 30 con vento da W costante di circa 27 nodi, spengiamo il motore e mettiamo tutte la tela a riva in un’ottima andatura al traverso che ci fa leggere sul Log una velocità medi di quasi 10 nodi…. E così fino a doppiare le Isles Cerbicales.

Appena superate le Cerbicales, decidiamo di fare rortta verso una bellissima caletta dalla sabbia bianca, subito a S del canale di Porto Vecchio. Ammainiamo le vele, ci avviciniamo a motore e appena ridossati dalla caletta ci mettiamo alla fonda per fare il primo (e unico) bagno della crociera…

Ad un certo punto però si nota qualcosa di strano…. I costumi!!! Guarda quello e ‘gnudo!! Anche quell’altro!!! Guarda lì!! Guarda là!!! – Dopo un quarto d’ora di sbigottimento (noi siamo gente sempilce, pudica e Pirati) realizziamo di essere finiti in una spiaggia nudista… e io che pensavo che esistessero solo nei B movie con Lino Banfi…


Chi penserebbe che su quella spiaggia sono tutti 'gnudi!!

Facciamo il bagno e troviamo un'ancora a ombrellino sul fondo con circa 5 mt di catena, di probabile ex-proprietà di qualche povero sciocco gommonauta, che ligio alla sua indole di stolto riesce a incagaliare e perdere un’ancora su un fondale di sabbia… o forse che l’abbia gettata senza fissarla alla barca? Allora si tratterebbe di gommonauta franzoso….la feccia!

Nostromo Nikke dichiara: “Se è cotto mangio tutto! Se è crudo basta che l’abbia mangiato qualchedun’altro!”

19.00 – Arrivo a Solenzara e troviamo in porto alcuni miei compagni delle regate di Punta Ala e soci della LNI di Firenze. Alla sera beviamo RUM insieme nella nostra barca.


Venerdì 20 giugno 2008 -> Solenzara – Capraia (75 NM)
09.00 – Si salpa dal porto di Solenzara (fornito di ottima connessione wi-fi gratuita) dopo aver visto il meteo in capitaneria….. sono previsti oltre 30 nodi di maestrale NW al traverso dell’Elba (fra Elba e Corsica).

Il barometro è in salita con una tendenza anticiclonica che ormai da un paio di giorni pare intenda stabilizzarsi. In mare non ci sono sintomi di instabilità nè di colpi di vento….calma totale.

Controlliamo il nostro Lamma rete Toscana, che prevede nello stesso periodo una brezza lievissima di 3-5 nodi da NE, con locali intensificazione in regime di brezza. Questa previsione mi parrebbe più plausibile, e la prendo per buona, confidando sempre nel fatto che il servizio meteo francese è fatto con il lancio dei dadi…

In navigazione nella zona interessata come DOVEVASI dimostrare il nostro meteo era rispondente, mentre quello franzoso puntualmente sbagliato in ogni aspetto: direzione, intensità e orario. ODIO I FRANZOSI!

17.00 – Lancio della prima bottiglia con messaggio alle coordinate 42°37’60 N – 009°44’12 E

17.35 – Lancio della seconda bottiglia con messaggio alle coordinate 42°41’51 N – 009°45’21 E


...message in a bottle...

19.45 – In vista dell’isola di Carpraia ci viene incontro un gruppo di Tursiopi da dritta, appostandosi sotto la prua a giocare con la nostra scia e seguendoci per quasi 20 minuti. Una goduria immensa! I nostri amici del mare ogni volta ci regalano sempre un meraviglioso spettacolo come questo. Incontro alle coordinate 42°56’75 N – 009°50’00 E



Siamo vicini a poter riabbracciare il patrio suolo, abbiamo appena visto una meraviglia del creato, e nella mia veste di Cpt. l’euforia mi persuade in un vortice di balli e suoni disco dance anni ’80…




20.20 – Arrivo in Capraia, ci assegnano l’ultimo posto disponibile in banchina, altrimenti ci sarebbe toccato il campo boe.

In paese incontriamo Marcello Lippi anche lui con la sua barca: Un ferro da stiro a motore AZIMUT/BENETTI ovviamente degli omonimi cantieri di Viareggio.



Sabato 21 giugno 2008 -> Capraia – Castiglioncello (35 NM)
09.30 – Salpiamo dal porto di Capraia in rotta Castiglioncello di modo da arrivare a casa ma senza poter sbarcare, anzi ospitando amici e parenti a far visitare la nostra reggia galleggiante – Piccolo Cormorano.

15.00 – Arrivo a Castiglioncello, dopo aver fatto gasolio al Marina Cala de’Medici ci mettiamo alla fonda in rada di fronte a Villa Celestina – Vinicio’s Beach.


In rada a Castiglioncello

Gli ospiti della giornata sono innumerevoli:
Andrea – fratello di Marinajo Pippo “Hugh”
Francesco – mio fratello
Serena – sua moglie
Lucrezia – loro figlia/mia nipote
Marco T., Jonathan e Sara che ci salutano passandoci accanto con le loro barche, ma senza salire a bordo.
Annalisa – che abbiamo incontrato arrivando in porto con il tender mentre prendeva il sole sulla sua barca “Barrique” ormeggiata al CNC dicendoci: “Con quella bandiera da Pirati devono essere loro! Ma non possono essere loro, saranno ancora lontani…”

Gli ospiti a cena per la sera sono Vinicio’s Family, ovvero Alessandro, Annalisa e Alessandro Jr. che hanno diviso con noi una frugale cena a bordo, ma ci hanno regalato una serata in compagnia.


Tutti insieme a cena

Domenica 22 giugno 2008 -> Castiglioncello – Portovenere (50 NM)

08.30 – Salpiamo dalla rada di Castiglioncello per il più triste dei giorni di navigazione… l’ultimo!
Ci mettiamo in rotta e con un sentimento di morte nel cuore mentre siamo in navigazione, mi avvio mesto a rifare il sacco…

10.00 - Al traverso del porto di Livorno, sulla rotta delle navi, ci sorprende un fittissimo banco di nebbbia, visibilità 20 metri. Siamo immersi nel niente. Tutto intorno è bianco.

Avvio subito la procedura:

Spengere la musica e ogni altro rumore
Due vedette – prua e poppa
Motore al minimo
Luci di via accese
Corno da nebbia in coperta – suono ogni minuto
VHF portatile in coperta

Nei 20 minuti successivi la nebbia si dirada e ci permette di continuare la nostra tristissima navigazione senza altri impedimenti fino a Portovenere, dove arriviamo per le 16.45.

Chek-out e ritorno a casa.

L’esperienza è stata meravigliosa, gli amici sempre gli stessi.

La tristezza per il fatto di aver concluso l’avventura fa sì che sia stata ancora più bella, e appena a terra ci fa trepidare per l’attesa della prossima.

I racconti di ogni evnto non poteva essere scritto, anzi come da migliore tradizione gli aneddoti si ripresentaranno costantemente negli anni futuri, per sfotterci, ricordare e passare la serata.

Quello che non passerà sarà il personale ricordo con cui ognuno arricchirà la propria vita.

Percorse circa 410 miglia.


L'equipaggio:

Cpt. Scammello


1° Uff. Joey

Nostromo Nikke

Marinajo Pippo "Hugh"

Marinajo Panciotto

Grazie Amici!

Buon Vento!!
Cpt. Scammello

9 commenti:

Unknown ha detto...

Complimentoni per il post!
Grande Cpt!

Indimenticabile vacanza!

Lord Hyo ha detto...

Io non ho niente da aggiungere...
In fondo, mica per niente Egli è Cpt.!
Rispetti!

skeletor ha detto...

Grande Capitan Scammello!!!
Anche se assente vi sono stato vicino seguendo le vostre avventure su decimolivello!!!
Questo diario è fantastico!!!!
Deve seguire pubblicazione editoriale!! (lo ha fatto Fogar, perchè voi no???)
Ciao
A presto

NiKKKe ha detto...

In ritardo mi unisco al coro di complimenti.

Sei stato un grande Capitano, anche in occasione di questa meravigliosa vacanza. Persino ragionevole a tratti. Pertanto non puo' mancare un mio tributo di riconoscenza a Cpt. Scammello che, oltre a tutto il resto, ha speso tempo, faccia e grande impegno per far si che la Nostra crociera fosse possibile. Non solo l'abbiamo fatta, ma ce la siamo goduta alla grande!

Naturalmente un grazie sincero va anche a tutti gli amici, vecchi (Joey e Hugh) e nuovi (Panciotto), che hanno voluto condividere con me questa esperienza bellissima ed indimenticabile.

GRAZIE PIRATI!

PACE E BENE E BUON VENTO

P.S. Aggiungo solo, anche se molti lo troveranno inutile, che da buon Nostromo, io in persona, ho preso il controllo dell'imbarcazione alla deriva per riportarla verso la banchina sulla quale ci attendeva il Nostro Fiducioso Capitano (ma solo dopo aver lasciato da principio il compito al Primo Ufficiale e Fratello Joey, che di mare, di imbarcazioni e di motori marini ne sa piu' di me). Inoltre, nella circostanza dello spedamento dell'ancora alla fonda, la mattina di Mercoledì, quando tutti gli ufficiali erano a terra, momentaneamente inconsapevoli dell'imminente pericolo e lontani dalla nostra imbarcazione, in attesa del loro ritorno, ho personalmente scaricato le batterie delle eliche di prua e consumato un po' di gasolio per cercare di controllare la barca ed evitare che essa si perdesse in mille pezzi sulle affilate rocce della scogliera di Bonifacio, con l'aiuto decisivo e fondamentale dei miei compagni in quella indesiderata avventura, Marinajo Hugh ai rilevamenti e Marinajo Panciotto alla radio (entrambi mi incoraggiavano e facevano sentire il loro sostegno mentre un po' persi ci domandavamo quando sarebbero rientrati gli alti graduati). Sono solo due episodi in cui ho fatto niente di più del mio dovere e per i quali non desidero e non merito certamente nessun riconoscimento, ma mi auguro almeno che servano a fare pari con la malaugurata perdita di equilibrio che ha causato la maledetta sgassata di Porto Vecchio.

Stefano Cioni ha detto...

Bomba!!

E' vero!!

Nei momenti sensibili non è mai mancata la presenza di spirito.

Questo significa pure che la prossima volta sarà mio dovere dare più metri di catena del necessario e gettare l'ancora più in avanti di quanto non abbia fatto. Anche per me tanta esperienza ha bisogno di entrare. Ma per adesso son contento che le nostre forze ce l'abbiano fatta ribattere e schifare le avversità del fato, del meteo e della nostra stoltaggine di pur sempre novelli... anche perchè hai a che fare con "Mare" che sta lì dà parecchio prima di te e che spesso desidera "guardarti nela ghigna" e ricordarti che non è amico di vell'antri...ma nemmen tuo!

Comunque siamo andati e siam tornati più sani, più grassi, più abbronzati, più rilassati, più esperienzati, più affiatati, più affratellati di quande siam partiti.

E l'anchowwiesies ne sanno!

Comunque penso che dovranno essere fatti altri post sul blog perchè questo non ostate la lunghezza lo ritengo limitativo nel raccontare l'esperienza fatta.

Statemi bene!

Anonimo ha detto...

anche se assente........ho seguito tutti voi sempre!!!

complimenti al cpt. per il post!!!:..

e per tutti voi altri pirati complimenti per la Grande Crociata....compiuta con successo!!

IL TEMPLARE

Anonimo ha detto...

Io non farei seguire nessuna pubblicazione. Fogar non mi sembra un esempio da seguire. Cioe' mi toccherei prima di fare qualcosa che ha fatto lui... con tutto il rispetto...

Anonimo ha detto...

....fogar è stato un grande e tutti lo dovremmo seguire o quanto meno ammirare per ciò che ha compiuto!!! E non mi tocco davvero per l'imprese che ha fatto ....... e se per chi ha fatto questa esperienza la ritiene un'impresa è giusto che la trascriva dove vuole!!!!

....con tutto il rispetto caro anonimo hai torto su tutto ciò che hai scritto!!!

IL TEMPLARE

Iacopo ha detto...

Arrivo tardi, ho commentato sul post del Capitano, però!
E' stato un Onore solcare i mari con voi tutti.
Il Capitano e Lord Hyo conosciuti, Nikke e Hugh più un mistero.
Ma con tutti affiatamento ed accoglienza.
Grazie davvero di cuore a tutti voi per avermi fatto partecipe all'Avventura!
Buon Vento e Buona Vita!

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